La permanenza forzata a casa durante il lock down ha colpito tutti, la nostra quotidianità è cambiata e una delle cose di cui abbiamo sentito di più la mancanza è stata la vicinanza con le persone, dagli amici, agli affetti personali fino ad arrivare ai colleghi di lavoro.
La tecnologia è stata, ed è ancora oggi una dei nostri alleati. Infatti, tematiche come telelavoro, smart working, lavoro da remoto, didattica online etc, sono stati fondamentali durante l’emergenza COVID-19.
Un bisogno che oggi rappresenta un’occasione per molte aziende, pubbliche e private, professionisti ed educatori italiani, per dare un avanzamento concreto al percorso di digitalizzazione del Paese, rimasto da parte fino a prima della pandemia, poiché le aziende credevano in una scarsa produttività da parte dei propri dipendenti.
Indice
Smartworking e telelavoro
Quando parliamo di smartworking, definizione contenuta nella Legge n.81/2017, intendiamo una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro.
Il telelavoro, invece, rappresenta una modalità di lavoro effettuata da remoto, ovvero a distanza rispetto a quella che è la sede centrale.
Gli strumenti indispensabili per le videochiamate
Per lavorare da casa, o meglio da remoto, è indispensabile avere a disposizione strumenti che consentano di comunicare efficacemente con i colleghi.
Oltre alle chat di lavoro e file condivisi in rete, per esempio su Google Drive, è necessario essere bravi ad utilizzare ed effettuare le video-chiamate, utili per riunioni con i colleghi, per confrontarsi e risolvere eventuali problemi riscontrati durante il lavoro.
A livello didattico, per seguire, frequentare ed effettuare lezioni online ci sono degli strumenti che dobbiamo obbligatoriamente avere.
Gli strumenti assolutamente necessari per effettuare delle videochiamate sono:
Una connessione internet stabile con una banda a disposizione.
Una webcam che può essere acquistato separatamente dal PC o una che è integrata al dispositivo che stiamo utilizzando.
Cuffie con o senza microfono in modo da isolarsi dal resto dell’ambiente domestico.
Un apposito software indispensabile per effettuare una video-chiamata.
I software per le videochiamate da web
Tra i tool diffusi in ambito lavorativo possiamo trovare Skype, servizio di messaggistica di Microsoft che permette di chattare, presentare file e scambiare documenti.
Per usufruire di questo servizio, è necessario creare un’account dalla pagina web dedicata oppure direttamente dall’applicazione, disponibili in tutti i sistemi operativi.
Il tool consente di avviare delle chat di gruppo e video-chiamate di gruppo.
Una delle funzioni più utilizzate è la condivisione dello schermo, in modo da poter condividere una presentazione o usare “registra il mio schermo! per condividere con i colleghi, o con gli studenti o altre persone, una procedura da seguire.
Microsoft Teams, è un’altra piattaforma di comunicazione che è in grado di combinare chat, videoconferenze, archiviare file, ma anche collaborazione su file ed integrazione delle applicazioni.
Il servizio è compreso nella suite di Office 365 e include delle estensioni che possono essere integrati con prodotti che non appartengono a Microsoft.
Google Hangouts Meet, è ottimo per effettuare chiamate video, anche di gruppo (massimo 10 partecipanti).
Il vantaggio più importante di questo strumento, disponibile per tutti gli utenti appartenenti alla Google Suite, è quella di essere una web app, ovvero non è necessario installare dei programmi specifici, ma per accedere alle videochiamate bisogna solo condividere il link.
L’account da utilizzare per accedere è quello di Google e i contatti vengono sincronizzati in automatico. Inoltre, è possibile mandare un remind, riguardante la partecipazione alla call, mediante invito via email Calendar.
Infine, un altro strumento molto apprezzato è Slack, utilizzato e apprezzato tra dipendenti aziendali e gruppi di lavoro, disponibile come app web, come programma Window sul PC, ma anche come app per i mobile phone.
Anche Slack, come gli altri, consente di condividere file, chattare, di fare videochiamate e di integrare spazi cloud come Dropbox e Google Docs.
Per utilizzarlo è possibile sottoscrivere un abbonamento, o utilizzarlo gratis con delle limitazioni applicative.
I software per le video-chiamate da mobile
Per fare delle videochiamate, da qualsiasi posto, visto che oggi gli operatori telefonoci consentono agli utenti di usufruire di offerte vantaggiose con tanti dati, è possibile utilizzare anche app mobile, alcune già diffuse e presenti nei nostri smartphone.
Whatsapp, nota app di messaggistica per dispositivi mobile di Facebook, consente di avviare videochiamate con i contatti della rubrica telefonica o semplicemente con il numero telefonico anche se non si conosce.
Oltre alla videochiamate singole, si possono fare anche quelle di gruppo fino ad un numero di 8 partecipanti.
Altre app social, sempre appartenenti a Facebook, come Instagram o Facebook Messenger, consentono di effettuare videochiamate verso i propri contatti.
Chi è in possesso di uno smartphone Android, troverà già presente nel proprio dispositivo Google Duo, un’app sviluppata da Mountain View per chiamate e videochiamate tramite internet.
Invece, chi è in possesso di un iPhone o iPad potrà sfruttare FaceTime, di proprietà di Apple e che è possibile utilizzare solo su iPhone e tutti i dispositivi della famiglia Apple, ma non può essere usufruito per comunicare con persone che dispongono di PC Window o Linux
Skype, Hangouts di Google, Slack sono tutti disponibili in versione mobile e utilizzabili con tutte le loro potenziali negli smartphone.
Conclusioni
Oggi tutti questi strumenti e la modalità smart working sono ormai adottate all’interno di quasi tutte le aziende.
Lo smart working, come abbiamo detto nell’articolo precedente, è un tipo di attività che va a “invadere” non solo la vita lavorativa ma anche quella privata.
Una cosa importante da dire è che lo smart working sta, piano piano, diventando smart learning, ovvero oltre alle esigenze lavorative, la tecnologia di oggi offre delle opportunità anche a livello didattico, dalla formazione scolastica alla formazione aziendale, dando vita così a nuovi scenari futuri non solo per il lavoro, ma anche per l’educazione e la formazione.