Albert Einstein diceva “Imparare è un’esperienza, tutto il resto è formazione”. L’apprendimento non è un processo standard ma un’esperienza individuale che prende forma dalle nostre passioni e da ciò che ci stimola ed emoziona e Lando Barbagli lo sa bene!
La sua esperienza americana lo ha fatto appassionare al mondo della tecnologia e gli ha fatto capire il valore che essa può avere nella vita delle persone. Da questa grande passione nasce Isendu, una delle piattaforme più all’avanguardia degli ultimi tempi che aiuta l’utente in tutto il processo di gestione del suo commercio online!
Buongiorno Lando, innanzitutto, come sta? Come sta vivendo a livello lavorativo questa situazione COVID-19?
Buongiorno a voi. Sinceramente non ho molto tempo per soffermarmi ai problemi che questo COVID-19 sta generando. Il nostro business che è direttamente legato all’e-commerce sta crescendo esponenzialmente.
Ha vissuto negli Stati Uniti 18 anni lavorando nella Silicon Valley e occupandosi di tecnologia e finanza, che valore ha avuto nella sua vita questa esperienza?
Devo dire che ho imparato tantissimo nei miei diciotto anni spesi negli Stati Uniti, sia a livello professionale che umano. Sicuramente un’esperienza che consiglio a tutti, gli Stati Uniti sono molto competitivi e il livello è molto alto. Inoltre, essere “fare l’immigrato” mi ha insegnato l’umiltà, dote fondamentale in business che non avevo quando sono partito.
Secondo lei, ci sono differenze tra l’approccio lavorativo americano e quello italiano? Abbiamo molto da imparare dal modello americano?
Sono due mondi totalmente differenti e difficili da confrontare in modo veloce e superficiale. Credo che abbiamo moltissimo da imparare dalle modalità con cui il business è condotto negli Stati Uniti, e dalla loro capacità di lavorare in team. In Italia non c’è una macchina finanziaria che alimenti idee e i team più capaci con la conseguenza che molte startup ad alte potenzialità la maggior parte delle volte non ce la fanno. Questo chiaramente è un forte freno imprenditoriale, che stronca i sogni anche di quelli più bravi. Very depressing!
Parliamo un po’ del presente, come è nata l’idea “Isendu”?
Isendu nasce dall’aver identificato un bisogno verticale nel mondo delle vendite on-line. Difficile immaginare quanto sia difficile spedire un pacco una volta ricevuto un ordine. Isendu nasce con l’idea di risolvere proprio quel problema – aiutare gli e-commerce a spedire i loro pacchi con successo.
Secondo lei, che valore hanno gli ecommerce nel mercato di oggi (facendo riferimento anche alla situazione che stiamo vivendo)?
Il negozio fisico come lo conosciamo oggi è destinato a finire, difficile immaginarsi il mondo del retail tra 20 anni. Dato che praticavo il distanziamento sociale molto prima che diventasse cool (:-)), l’e-commerce è sempre stato per me la migliore e poi l’unica forma di fare acquisti. Avendo vissuto per molti anni negli Stati Uniti questo è stato molto semplificato dalla qualità e ampiezza di scelta di negozi online di elevata qualità. Credo che oggi, anche in Italia ci si renda conto della sua convenienza.
Sappiamo bene che i clienti sono coloro che decideranno al momento dell’acquisto se il prezzo del prodotto e il servizio offerto è corretto, quali sono i vantaggi del metodo Value-Based Pricing, per l’ottimizzazione del prezzo?
Dare un prezzo ad un prodotto o servizio è una delle cose più difficili che un business prima o poi si troverà a fare. Oggi l’errore più comune in cui si rischia di cadere, anche per un Saas (software as a service) come noi è quello di diventare una “commodity” in cui il prezzo diventa semplicemente il costo del prodotto + un plus. Il value-based pricing invece crea dei prezzi in base al valore percepito o stimato di un prodotto o servizio per il cliente piuttosto che in base al costo del prodotto. Ad esempio, un dipinto può costare molto di più del prezzo di tele e vernici: il prezzo infatti dipende molto da chi è il pittore. Se utilizzato correttamente, migliorerà notevolmente la redditività generando prezzi più elevati senza influire sui volumi di vendita.
All’interno di Isendu quanta importanza date alla formazione dei vostri dipendenti? Vi avvalete di corsi di formazione specifici?
La prima cosa che chiedo durante i colloqui di selezione è quanto siano predisposti a continuare ad imparare divertendosi. Per noi questi due aspetti sono primari. Il nostro mondo si muove molto velocemente e continuamente incentiviamo la formazione. Anche su questo fronte fortunatamente non c’è più bisogno di spendere fortune, ma basta una buona connessione wi-fi e una discreta conoscenza dell’inglese per poter accedere a tutta la letteratura che si cerca.
Infine, oltre alle migliorie che verranno implementate nella piattaforma nei prossimi mesi, hai dei progetti futuri in mente?
Molti – già vedo un paio di spinoff che potrebbero nascere da Isendu, ma per adesso nessuna distrazione. Nei prossimi 5 anni voglio dedicarmi con maniacale attenzione alla crescita di questo gruppo. L’intero team ha mete molto ambiziose.
Conclusioni
Sinceri ringraziamenti a Lando Barbagli per essersi reso disponibile e averci dedicato del tempo. Un esempio di come da una semplice passione possono nascere grandi progetti!
Un grande in bocca al lupo per il suo futuro da tutto il team di I Consultant!