Come iniziare un progetto imprenditoriale da 0

Come iniziare progetto imprenditoriale

“Avviare un’attività in Italia è impossibile!”

“Con tutta la burocrazia ci vogliono migliaia di euro in commercialisti e consulenti solo per iniziare!”

Quante volte abbiamo sentito questi slogan, in bocca ad amici, parenti e conoscenti?!

E troviamo sicuramente un fondo di verità in queste parole.

Eppure  in Italia nel 2021 sono nate 332.000 nuove imprese, con un saldo positivo di circa 87.000 unità rispetto alle aziende che sono cessate.

Iniziare un progetto imprenditoriale in Italia è ancora fattibile 

Ovviamente, sennò il nostro sistema economico non sarebbe in crisi. Sarebbe completamente immobile.

Con questa frase non vogliamo dire che avviare un’attività sia semplice. Anzi è necessaria la giusta dose di motivazione, competenze, formazione e follia. Un elenco di principi che mixati si trasformano in un cocktail a tratti inebriante, a tratti distruttivo.

In questa guida mostriamo quali punti dovrai per forza approfondire per avviare un progetto imprenditoriale e quali figure di fiducia dovrai avere al tuo fianco in questo percorso tortuoso.

Amministrazione VS Sviluppo idea di business

I due aspetti su cui dovrai concentrarti inizialmente sono questi:

  • Da un lato hai la necessità di comprendere il mercato, il target ed esattamente qual è la tua idea di business;
  • Dall’altro devi comprendere amministrativamente quale formula sia più giusta per l’attività che vuoi aprire.

Uno strumento che può esserti utile per chiarire il primo punto è senza dubbio il business model canvas.

Questo modello ti permette di farti delle domande sul prodotto/servizio che vuoi vendere, sui tuoi clienti ideali, sulle risorse di cui avrai bisogno.

Per riuscire nell’impresa di chiarire il tuo modello di business potresti prendere parte a un percorso di incubazione, durante il quale avrai la possibilità di formarti e confrontarti con esperti e mentor.

Per avere chiarezza sul secondo punto, è fondamentale il confronto con un commercialista di fiducia.

Solo un commercialista potrà consigliarti se aprire una società o semplicemente la partita IVA, che tipo di società è più consigliata per la tua attività, quali costi potresti avere nel tempo.

Il commercialista sarà probabilmente una delle prime figure esterne alla tua azienda con cui dovrai stringere una relazione.

Rapportarsi con un professionista esterno non è mai semplice.

È necessario riporre fiducia senza affidarsi completamente, avendo un rapporto estremamente chiaro e sinergico che permetta all’imprenditore e al consulente di avere tutte le informazioni per svolgere al meglio il proprio lavoro.

Per proporti, per vendere e far conoscere il tuo prodotto/servizio la comunicazione è fondamentale!

Gli aspetti progettuali e amministrativi sono solamente la base del tuo progetto.

Man mano che vai avanti avrai sempre più chiaro quanto sia importante saper comunicare bene il tuo prodotto/servizio!

E la prima scelta potrebbe essere quella di utilizzare i canali digitali per far conoscere la tua proposta di valore.

In questa direzione potresti scegliere diverse soluzioni:

  • Formarti in prima persona, anche online, sull’utilizzo professionale dei social network e della comunicazione digitale;
  • Affidarti a un freelance o a un’agenzia che si occuperà di gestire la tua comunicazione online.

In entrambi i casi la formazione è la base.

Anche se ti affidassi a un ente esterno devi essere in grado di comprendere quali attività di promozione digitale si stanno svolgendo e come incidono sull’andamento della tua azienda.

Affidarsi a un’agenzia o a un freelance ha ovviamente un costo maggiore rispetto alla formazione che dovresti fare per essere parzialmente autonomo, però ti permette di iniziare più velocemente a comunicare online.

Dovrai imparare a comunicare bene il tuo prodotto/servizio anche a livello interpersonale..

Inizialmente infatti dovrai sicuramente in prima persona approcciarti a tutte le trattative con i potenziali clienti per convincerli della bontà della tua offerta.

Potresti inoltre dover convincere investitori e partner a dedicarti tempo e risorse per portare avanti il tuo progetto.

Se non credi di essere un buon comunicatore, formati in autonomia oppure affidati a un coach che ti aiuterà a trasmettere al massimo la tua idea di business.

Importante, non perdere mai di vista i conti!

I costi aumentano e le entrate faticano a decollare. Quali costi devo abbattere? Quali prodotti mi generano un margine maggiore?

È fondamentale essere in grado di rispondere a queste domande in qualsiasi momento.

Questo significa aver impostato un controllo di gestione snello ma che mi permette in qualsiasi momento di avere dati rilevanti per scegliere al meglio le future strategie di business.

Una pianificazione basata sui dati permette di avere delle previsioni molto più precise e accurate.

Per impostare il controllo di gestione puoi richiedere una consulenza al tuo commercialista, mantenendo più o meno autonomia nella registrazione di entrate e uscite, oppure a dei consulenti specializzati.

L’importante è che, come imprenditore, sia autonomo nel comprendere come utilizzare i dati che il controllo di gestione ti fornisce, così da poter fare delle scelte basate su numeri reali e non su ipotesi.

E il percorso di crescita e involuzione non si interrompe mai

Se hai letto fin qui avrai ben compreso quanto, aprire un’attività da 0, sia entusiasmante e allo stesso tempo faticoso.

Tra tutte le skill necessarie, la più importante è sicuramente la tenacia. 

Se di solito abbandoni una sfida alle prime difficoltà, beh, questa probabilmente non è la strada che dovresti seguire.

Se sei armato della giusta determinazione, le risposte e le soluzioni ti si presenteranno man mano che vai avanti, fino al raggiungimento dei tuoi obiettivi.

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